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Smart working: come la casa si evolve

La #fase2 ha segnato la ripartenza dopo il #lockdown, non senza cambiamenti di cui prendere atto.


photo by Samuel Holzner


L’adozione dello #smartworking ha portato ad una nuova concezione di intendere il lavoro, causando però lo svuotamento dei centri nevralgici delle città, soprattutto in metropoli come Londra, Parigi, Berlino, Milano, Roma.


In Italia tale fenomeno viene definito #southworking perché appunto caratterizzato dallo svuotamento delle città da studenti e lavoratori tornati nei luoghi originari del Sud.


Conseguenze del south working.

Una situazione che ha portato ripercussioni sugli affitti di #case, sulle presenze nei luoghi della ristorazione e che non è detto sia legata solo ad una fase post lockdown, ma probabilmente destinata a durare a lungo, se non a cambiare definitivamente i sistemi lavorativi e di vita.

Si prevede il ripopolamento di centri urbani precedentemente abbandonati, il riuso di seconde case, un nuovo utilizzo delle case attuali adattate alla concezione del lavoro da remoto; all’ufficio aziendale verrebbe attribuito il ruolo di elemento aggregatore, cui recarsi solo in determinati periodi.


Gli stessi lavoratori sembrano gradire il nuovo equilibrio tra lavoro e vita privata, così come le aziende hanno modo di apprezzare la riduzione dei costi di gestione.


La risposta progettuale a questo trend.

In questa nuova ottica lavorativa si pone la questione della #progettazione ed #arredo degli ambienti della casa adeguati alle nuove esigenze.


Quando l’immobile non prevede una stanza dedicata per studio e lavoro, ecco che la produzione industriale, così come la progettazione su misura, intervengono per trovare soluzioni apposite.

La aziende propongono sistemi trasformabili con più funzioni: letti a scomparsa con scrivanie o scrittoi, pareti scrittoio con letti matrimoniali, pareti con scrittoi a scomparsa, contenitori o consolle con tavoli a scomparsa, mobili polifunzionali con scrivania, e tutta un’altra serie di alternative.


Una serie di soluzioni con varianti di materiali e colori già esistenti sul mercato per meglio sfruttare lo spazio, ma che attualmente possono essere indicate per risolvere le nuove esigenze di lavoro da remoto.

Al passo con i tempi.

In un nostro ultimo progetto ci siamo trovati ad affrontare il tema della camera/studio adibita a smart working; esigenza della committenza era ricavare uno spazio, adiacente la zona giorno, che fosse attrezzato sia per eventuali ospiti che per soddisfare la necessità di un ambiente di lavoro.


Oltre ai comuni interventi su impiantistica, quali impianto termico e climatizzazione, è stata prevista una insonorizzazione delle pareti e del soffitto per migliorare l’acustica e la privacy.



L’arredo prevede un sistema componibile trasformabile con letto singolo a scomparsa con scrittoio (che non necessita di essere liberato per aprire il letto), una colonna per occultare le attrezzature utili per uso ufficio (stampante, scanner, ecc.), mentre nella parete frontale è previsto un armadio guardaroba. Completa l’ambiente un servizio igienico dedicato.

Richiedi una consulenza

A Studio Architecture offre servizi di progettazione orientati al Cliente aiutandolo nella scelta degli arredi standard o su disegno.


Contattaci per sottoporci la tua richiesta alla mail info@astudioarchitecture.it



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